La chiesa fu costruita su un preesistente capanno edificato dai Visconti e usato come ricovero per gli appestati durante l’epidemia del 1630 (da qui il termine “Lazzaretto”).
Nel 1734 venne aperta al culto, dedicandola alla Vergine Addolorata (la cui statua nella teca sull’altare è ancora oggi fortemente venerata) e alla carità di San Carlo; ricevette il titolo di Santuario per la forte devozione e le grazie ricevute.
Conserva all’interno alcuni quadri che illustrano degli ex voto a seguito di situazioni in cui l’intervento miracoloso ha permesso la salvezza delle persone.
Nel pronao è presente una serie di affreschi del 17° secolo dedicati al tema della morte, mentre all’interno sono stati dipinti alcuni episodi mariani di rilievo artistico (“Annunciazione”, “Visitazione”, “Presentazione di Maria al Tempio”, “Sposalizio della Vergine” e “Assunzione”).
Nel 1938 il prevosto Mons. Marco Sessa fece realizzare il viale di accesso al Santuario con quattordici stazioni della Via Crucis affrescate dal Rossini di Samarate.
The church was built on a pre-existing small chapel, originally constructed by the Visconti family, and used as a shelter for plague victims during the epidemic of 1630. In 1734 it was dedicated to the Virgin “Addolorata” and to “San Carlo” and, following locals’ strong devotion and miracles that had taken place, it became a shrine.
Inside the church there are some paintings representing people expressing their gratitude following the miraculous intervention which granted their souls’ salvation. There is also a series of internal and external frescoes focusing on Virgin Mary’s life episodes (“Annunciation”, “Visitation”, “Presentation of Mary to the temple”, “Marriage of the Virgin” and “Assumption”) and focusing on the theme of death.
In 1938 the Provost Mons. Sessa built the access road to the sanctuary including fourteen “via crucis” stops frescoed by the artist Rossini from Samarate.
Ultimo aggiornamento: 15/07/2024, 12:36