Caterina è una giovanissima vittima di Mafia: non aveva nemmeno due mesi di vita. Fu spazzata via assieme alla sorellina Nadia di otto anni e ai suoi genitori Fabrizio Nencioni e Angela Fiume dall’esplosivo usato dalla mafia per il terribile attentato che la notte del 27 maggio 1993 colpì Via dei Georgofili a Firenze portando alla devastazione di parte del cuore della città.
L’auto carica di esplosivo era parcheggiata sotto la Torre dè Pulci, sede dell’Accademia e residenza della famiglia Nencioni che abitava al terzo piano della torre e di cui Angela era la custode. Nella strage morì anche un altro giovane, Dario Capolicchio, studente universitario, che abitava nel palazzo affacciato alla torre che prese fuoco per via dell’esplosione. L’obiettivo principale dell’attentato era la Galleria degli Uffizi ma la famiglia Nencioni assieme a Dario Capolicchio perse la vita come conseguenza indiretta della tragica strage pianificata per colpire il cuore dello Stato. Erano gli anni delle stragi e quel giorno si parlò subito di mafia e dei corleonesi. Tra i colpevoli di quella strage la giustizia accertò poi come mandante principale Matteo Messina Denaro.
Ultimo aggiornamento: 31/07/2024, 13:52
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