Il 14 giugno si celebra la Giornata Mondiale del Donatore di Sangue, una giornata istituita nel 2004 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per ringraziare tutti i donatori di sangue che compiono un importante gesto di solidarietà.
“Donare il sangue è un gesto di solidarietà, unisciti a noi e salva delle vite – ripete lo slogan ufficiale di Avis il Presidente della sezione Somma Lombardo, Marzio Mariani – mi sento davvero in dovere di ringraziare tutti i donatori, soprattutto i nostri nuovi iscritti, che si sono avvicinati alla donazione per la prima volta in questi mesi. Un grazie anche ai sindaci del nostro territorio che hanno esposto la nostra bandiera come segno di vicinanza e collaborazione”.
Avis Somma Lombardo che vanta una storia lunga oltre 70 anni ha ripreso appieno le attività in questi primi mesi del 2022 dopo le difficoltà degli anni della pandemia.
“Siamo molto contenti – aggiunge il segretario, Ivan Zingaro – poiché al 31 maggio abbiamo avuto ben 718 donazioni, 532 di sangue e 186 di plasma, numeri che vanno ben oltre quelli del 2020 e 2021, benché ancora lontani dalle cifre del 2019. Un trend in grande crescita che ci fa ben sperare nell’ottica di raggiungere quell’autosufficienza ben sperata nel territorio e gli aumenti dell’attività di plasma come richiesto a livello regionale”.
I dati del 2021 raccontano una sezione molto attiva dove il 26% dei donatori ha meno di 35 anni. Una percentuale che sale vertiginosamente se si guarda ai nuovi iscritti: il 62% dei nuovi donatori ha meno di 35 anni, segno che l’attività di reclutamento e di comunicazione sta avendo il successo sperato, avvicinando sempre più giovani alla donazione.
“È fondamentale dal punto di vista associativo un buon ricambio generazionale per poter rispondere alle esigenze ospedaliere del territorio a favore dei malati, sempre a fianco dei reparti ospedalieri e auspicando ad un aumento delle risorse umane sia in ambito medico sia infermieristico, poiché insieme noi come associazione e l’ospedale possiamo raggiungere gli obbiettivi prefissati” conclude Mariani.