Piersanti Mattarella, nato il 24 maggio 1935 a Castellammare del Golfo, è stato un politico italiano di straordinaria integrità e dedizione. Fratello maggiore di Sergio Mattarella, futuro Presidente della Repubblica, Piersanti è cresciuto in una famiglia immersa nella politica e nell’impegno civile. Dopo la laurea in giurisprudenza, intraprende una carriera politica con la Democrazia Cristiana, diventando presto un simbolo di rinnovamento e trasparenza.
Nel 1978 Mattarella viene eletto Presidente della Regione Siciliana, un ruolo in cui si distingue per la sua lotta contro la mafia e la corruzione. Con coraggio, Piersanti porta avanti una nuova visione di legalità e sviluppo. La sua determinazione a riformare l’amministrazione regionale e a tagliare i legami tra politica e criminalità organizzata lo rende un nemico giurato della mafia.
Il 6 gennaio 1980, mentre sta per recarsi a Messa con la famiglia, Piersanti Mattarella viene colpito a morte da un commando di sicari. Tra i primi a soccorrerlo c’è il fratello Sergio.
Falcone individua la matrice politico-mafiosa dell’assassinio, frutto di un delittuoso patto fra esponenti della destra eversiva e Cosa Nostra. I processi che seguirono condannano come mandanti i boss mafiosi, ma assolvono i presunti sicari, esponenti del NAR. Sulla vicenda permane ancora un alone di mistero: sia sugli esecutori sia su possibili coinvolgimenti di esponenti del mondo politico.
Ultimo aggiornamento: 31/07/2024, 14:56
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