Nato a Colico il 13 marzo 1926, residente a Somma Lombardo, entrò in giovane età nelle file della Resistenza. Combatté la guerra partigiana nell’Ossola con la Divisione Valtoce di Alfredo Di Dio, il cui motto era: “La vita per l’Italia”.
Il suo soprannome di battaglia fu Smith.
Morì l’8 settembre 1944 nell’assalto al presidio nazifascista di Piedimulera.
Il suo sogno di liberare l’Italia dal fascismo e nazismo si spense negli stessi giorni in cui i suoi compagni,cacciati i nazisti e i fascisti, diedero vita alla Repubblica Partigiana dell’Ossola.
All’alba dell’8 settembre, Ugo, mentre combatteva a Piedimulera, venne ferito e catturato dai fascisti, poi percosso e, ormai morente, venne legato dietro ad un carro e trascinato per le vie del paese per esibirne il corpo con un cartello attaccato per dispregio recante la scritta: “Ecco come finiscono i banditi”.
La sera, durante il 2° attacco, i compagni di Ugo entrarono nell’abitato e notarono un fascista morto in strada che imbracciava lo Sten di Ugo.
Il 10 settembre si tenne il funerale.