Rita Atria

Biografia

Rita Atria nasce il 4 settembre 1974 a Partanna in una famiglia legata agli ambienti di Cosa Nostra.
Dopo l’uccisione del padre e del fratello, Rita sceglie di rompere i legami con la mafia e, insieme alla cognata, diventa una testimone chiave della giustizia italiana, venendo ripudiata dalla madre e dalla sorella. Il primo a raccogliere le sue rivelazioni è il giudice Paolo Borsellino, allora procuratore a Marsala, che diventa come un padre per lei.
Attraverso le sue rivelazioni e quelle della cognata Piera, vengono arrestati numerosi appartenenti alle cosche del territorio. Rita è dunque costretta a trasferirsi a Roma sotto falso nome. 

Nel 1992, una settimana dopo la strage di via D’Amelio in cui perdono la vita Borsellino e la sua scorta, Rita a soli 17 anni, senza quel padre che affettuosamente la chiamava “picciridda”, si lancia dal settimo piano del palazzo in cui viveva a Roma. La famiglia di Rita non si presenterà ai funerali, la sua tomba sarà più volte vandalizzata e sua madre, per la quale il codice mafioso è più forte degli affetti, mai spenderà una parola di amore e pietà per la figlia.