Le prime testimonianze circa la presenza di un edificio religioso risalgono al 1200, ma è attorno al 1450 che i Visconti fecero aggiungere alla chiesetta preesistente la prepositurale e la canonica.
L’interno della chiesa è ricco di gioielli d’arte. Sono presenti due affreschi ai lati dell’altare maggiore raffiguranti scene di vita di Santo Stefano martire.
Sulla parete destra della navata sono presenti due pale d’altare attribuite alla mano di Bartolomeo Suardi, detto il Bramantino e ritraenti “La Pentecoste” e “La deposizione di Cristo” del 16° secolo, recentemente restaurate.
Vi era, inoltre, presente un trittico attribuito al pittore leonardesco Marco D’Oggiono, oggi conservato al Museo Diocesano di Milano.
The first historical information reporting on the building date back to 1200, whilst around 1450 the Visconti family added the rectory to the pre-existing church. The interior of the church boasts several remarkable artworks. Two frescoes on the sides of the main altar represent scenes from the life of S.Stefano martyr. On the right wall there are two altarpieces attributed to the hand of Bartolomeo Suardi, known as Bramatino and portraying “the descent of the holy spirit above the apostles” and “l’ Addolorata with Christ dead on his knees” from the 15th and 16th century. There was also a triptych attributed to Leonardo’s painter Marco D’Oggiorno, now kept in the Diocesano Museum of Milan.
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Prendere l'A8 direzione Milano e poi l'A26 fino alla barriera di Gallarate Ovest, uscire a Besnate, attraversare Arsago Seprio, percorrere la SP49, proseguire si via Don Selva e poi via Don Moretti.
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Ultimo aggiornamento: 17/11/2025, 15:15